Non sono una specie rara e neanche in via di estinzione: il connubio tra un medico ed una casalinga che nella semplicità cerca il segreto delle cose......anche in cucina.....strada facendo ho scoperto di essere celiaca e la mia vita in cucina è cambiata........e, culinariamente parlando, ancora adesso sto cercando la mia dimensione.........



mercoledì 27 febbraio 2013

Fette biscottate

Le fette biscottate fatte in casa sono davvero un'idea brillante! Perché non ci ho pensato prima? Non saprei......fatto sta che, da quando le ho fatte per la prima volta, non ho più smesso. Sono buone, profumate, croccanti.......sono.....da provare..... Di ricette ve ne sono diverse, ma quella che io ho in uso è molto semplice e con pochi ingredienti. Mi piacciono le ricette poco elaborate, che possano rendere al meglio con il minimo. Le fette sono facili da realizzare ma richiedono un po' di tempo per la lievitazione e poi per la biscottatura. Devo dire che io ho sempre fatto la metà della dose e riesce benissimo! Io uso farina di farro tipo 0 biologica (si possono fare anche con la farina di frumento, ma io preferisco quella di farro e che non sia completamente raffinata, meglio se integrale e naturalmente biologica, è più nutriente e salutare).
 
INGREDIENTI
250 gr di farina di farro tipo 0
32 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
un cucchiaio di sciroppo d'acero
un cucchiaino di sale (2 gr)
una bustina di lievito secco (12 gr di lievito di birra fresco)
acqua calda quanto basta
un tuorlo d'uovo per spennellare (facoltativo)
 
PROCEDIMENTO
 
1. Disporre la farina a fontana e versarvi un po' d'acqua calda, aggiungere lo zucchero, l'olio, lo sciroppo d'acero, il sale.
 
2. Fare sciogliere bene ed aggiungere il lievito, quando questo è del tutto sciolto si aggiunge ancora un po' d'acqua, sempre calda, e si comincia ad amalgamare la farina.
 
L'impasto dovrà essere bello morbido ma non appiccicoso. Consiglio di incorporare l'acqua a poco alla volta, per evitare di metterne troppa e far diventare l'impasto troppo molle; nel caso aggiungere farina (comunque un impasto molle è meglio dell'impasto duro che non lieviterà bene!).
 
3. Dare la forma di un filoncino e metterlo in uno stampo da plumcake, rivestito di carta forno.
 
Lasciare lievitare all'incirca due ore e mezza-tre (il tempo di lievitazione è indicativo, l'impasto deve risultare leggero e gonfio, comunque, qualunque sia la temperatura dell'ambiente in questo periodo, non lievitare meno di due ore).
 
4. Prima di infornare spennellare con l'uovo sbattuto (io non lo faccio quasi mai).
 
5. Cuocere in forno a 160°C (forno ventilato) o 180°C forno statico, per circa 40 minuti.
 
Dopo 30 minuti (o quando la superficie risulta essere dorata) conviene abbassare la temperatura di venti gradi centigradi. Il filoncino è cotto quando la sua superficie è ben colorita, di un dorato intenso.
 
6. Far riposare il filoncino per circa 18-24 ore, (io lo preparo il pomeriggio e tosto le fette il mattino dopo).
 
7. Il giorno dopo tagliarlo a fette ed infornarle a 140°C per farle tostare per 15-20 minuti.
 
La tostatura va seguita da vicino, i tempi sono indicativi, dipendono da forno a forno: io le mie le tengo un po' di più (al limite del bruciaticcio, perché a mio marito piacciono le fette ben cotte!), comunque devono risultare leggere, con tanti buchi e secche.
 
8. Conservare in un contenitore di latta.
 
Queste che vedete qui sono spennellate con l'uovo e ben cotte.
 
 
 
 
 
   
 
 

13 commenti:

  1. Martina non vedo l'ora di provarle!!
    E le friselle!!!
    Ciaooooooo

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    1. ACQUACLUSTER, provale e fammi sapere. Le friselle? Arriveranno anche quelle! Sono in fase di lavorazione......

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  2. ¡¡Qué apetitosos!!. Deben de estar muy ricos.

    Un beso.

    Has cambiado el título al blog y sigues poniendo unas recetas buenísimas.

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    1. AMALIA, sono davvero buonissime e soprattutto genuine e meno costose. Sì, ho cambiato il titolo del blog: ho unito la parola dottoressa e casalinga, perché sono così, tutte e due le cose insieme. Un abbraccio

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  3. En el horno, del 1 al 12, ¿que raya es la que está a 180ºC?

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    1. Credo sia il nr.9 .......più o meno!

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    2. Hey Martina ho ancora dei doloretti a collo e schiena e febbricola, ma sentendomi meglio sto facendo sia queste che le frisille. Posta su questo blog anche le frisille! Sono così belle le tue foto!
      Dopo ti farò sapere (però il maritino mi ha portato a casa la farina si semola di grano duro al posto di quella di farro ... comunque io sto tentando di farle lo stesso, tanto è la prima volta e vediamo se mi viene il sistema di doppia cottura - mai fatto - poi quando potrò uscire a farmi la spesa io, eventualmente correggerò il tiro :-))
      Ciao ciao
      Francesca (Acquacluster)

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    3. Francesca, ho riso di gusto! Mi ha fatto tenerezza il marito che ti porta semola invece di farro..........Le frisille col grano duro sono il non plus ultra! Io la farina di semola la uso per fare il pane alla maniera tradizionale ed anche la pasta. Io vorrei provare il sistema di doppia cottura per le fette senza aspettare il giorno dopo. Forse avranno bisogno di biscottare di più. Va bene, mi hai convinta, farò un post con le frisille. E tu fammi sapere come sono venute le tue! Buona guarigione: vedrai che con le fette e le frisille guarirai prima!!!!!!Ciao, ciao

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  4. ah, dimenticavo: la farina di semola ha bisogno di lievitare un po' di più ed assorbe più acqua.

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  5. Provate: ottimeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
    Grazie per aver condiviso la ricetta!

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    1. Beniiiiiiiiiiiiiiiiiiissimo! Ed ora proviamo quelle con i semi, con l'uvetta, le scaglie di cioccolato.......dobbiamo sbizzarrirci.....

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    2. Con la farina ai cereali misti, con i gherigli di noce tritati, con i semi di sesamooooooooooooooooooooooo!!

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    3. .....vedo che la fantasia non manca......allora diamoci da fare!

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